VFR 750F CR: La virtù sta nel mezzo

Oggi vi raccontiamo di uno spogliarello ben riuscito: Lei si spoglia ma resta virtuosa. No, non si parla di una donna ma della Honda VFR 750 F “caferizzata” dal nostro lettore Cristian Martelli.

VFR 750F CR – La sport tourer di casa Honda ha fatto davvero scuola riuscendo a creare un mix di prestazioni e comodità alla guida senza precedenti. Alle VFR si deve il grande successo del filone delle sport tourer, una tipologia di moto che ancora oggi ha un nutrito seguito.

L’esemplare 750cc (1990-1993) da cui deriva la special di oggi era forse il più riuscito esteticamente mentre il motore Vtec del successivo modello da 800cc era un gran pezzo di meccanica.

La VFR 750F è un esemplare diffuso e generalmente su queste moto i km percorsi sono davvero tanti, Sul suo datato esemplare, Cristian Martelli decide di mettere le mani per fare una special su una base che raramente viene usata per una cafe racer.

VFR 750 CR 1
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Il lavoro di completo restyling ha richiesto che la moto venisse completamente smontata, per verniciare di nero opaco il telaio. Per la parte posteriore è stato creato un telaietto porta-sella su misura e delle griglie laterali con tabelle porta-numero.

Per fare luce sulle strade rurali dove Cristian ha la fortuna di abitare, sono stati montati dei moderni fanali e frecce totalmente a led.

Vi abbiamo parlato del mitico V4 800 vtec ma anche il 750 aveva un gran be sound (del resto derivava dal motore della RC 30…) e per valorizzare questa musica si è scelto uno lo scarico con terminale Yoshimura ma montato alto, in modo da mettere in risalto il cerchio a razze imperniato al mono-braccio.

Illuminare la strada è importante ma anche vedere chi abbiamo dietro spesso serve, per questo gli specchietti sono essenziali ma spesso la loro presenza rovina la linea bassa delle moto. Cristian ha quindi optato per dei modelli cafè, montati sulle estremità delle manopole del manubrio che in questo modo non è stato nemmeno abbassato.

Certo abbassare i semi manubri fa sempre scena ma quanto si guadagna in comodità e maneggevolezza? Spesso nulla, anzi…Le modifiche che sono state fatte non hanno intaccato minimamente la posizione di guida della VFR che proprio nel mix di confort e sportività aveva una marcia in più. Allo stesso modo, le pedane poggiapiedi in alluminio e le leve freno e frizione regolabili sono dei plus che però non rendono la moto più scomoda.

E’ altresì vero però, che la guida si può ancora migliorare, giusto dunque montare freni a margherita e pastiglie Braking per aggiornare un pacchetto comunque risalente agli anni 90′.

Esteticamente questa Honda è una cafe racer unica e ben proporzionata, nonostante la VFR non fosse una piccola e leggera. Globalmente, la linea appare abbastanza pulita anche se il motore non era certo nato per essere mostrato a tutti come accade su questa cafe. Il lavoro  e la creatività di Cristian hanno prodotto un mezzo riuscito ed accattivante che dinamicamente funziona molto bene: La tourer infatti adesso ha perso dei chili e si guida molto bene, con una spiccata facilità a derapare ma mantenendo una posizione confortevole anche per fare molti chilometri con la barba al vento.

 

 

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.