Royal Enfield Board Tracker – Chopped è un raduno Australiano che farebbe leccare i baffi agli appassionati di cafe racer e custom come noi, non mancano auto hot road, tanta birra e gare un po’ folli. Andarci come visitatore è stupendo ma è ancor più bello è andarci in sella ad una moto fatta da sé. Questo è quello che ha pensato il giovane Carl che nelle pause tra lo studio e il lavoro ha pensato di realizzare la special che vedete in questa pagina.
La voglia di portare ed esporre una propria moto ha portato il ragazzo australiano a documentarsi su moto particolari e vintage, così, ben presto, il suo cuore si è rivolto verso le board track racers: moto rudi, senza freni e senza cambio con solo il necessario che serviva per correre sulle piste in legno nei lontani anni 20’.
Inizialmente Carl voleva inserire un piccolo 250 monocilindrico in un telaio da bicicletta ma poi (lo sapete come vanno queste cose…) è saltato fuori un economico ma bellissimo mono Royal Enfield 500 cc di una Bullet e il telaio della bicicletta non ha avuto vita breve. E’ successo che (prevedibilmente) il mono anglo-indiano non entrava più nella “culla” della bicicletta, così il nostro novello customizer si è messo a tagliare i tubi e adattare la forma alle dimensioni del motore, mantenendo le giuste proporzioni ma con la corretta rigidezza ciclistica.
Purtroppo il motore Enfield non ha reso la vita facile dando parecchie noie elettriche e il tempo necessario per la realizzazione di questo progetto scorreva rapidamente.
A poche settimane dal festival mancava quasi tutto il resto ma come nei film a lieti fine Carl ha trovato due cerchi di una Suzuki TS 185 e DRZ 400 (con tanto di freni) e si è messo di gran carriera al lavoro per realizzare di sana pianta la forcella anteriore che ha richiesto meno tempo del previsto.
Restava da montare il serbatoio così, insieme ad un amico, si è pensato ad una soluzione quanto meno accattivante…
Perché non farlo in legno! Solo un neofita poteva avere una idea così brillante e così in linea con la costruzione artigianale di questa moto. Le board tracking bikes, del resto, erano spartane così come la special di Carl che a guardarla bene sembra sì quasi un po’ troppo rude ed approssimativa ma ha una linea e delle proporzioni fantastiche, degne delle gloriose corse sulle piste di legno di tanti anni fa’. In poche parole questa moto di legno ha un anima, ma speriamo non inizi a dire bugie…