Officine Rossopuro Lvpvus Alpha – Quella che vi mostriamo oggi su Motospeciali è una delle prime special radicali realizzata su base California 1400. E’ stata realizzata in un anno grazie all’aiuto di Luca Tosto della Walter Tosto: un azienda che opera nel campo della nella componentistica per impianti Oil & Gas.
Il movente parte proprio da Luca che in una trasferta Russa sembra aver pensato al progetto di una special unica insieme ad un partner commerciale anch’esso grande appassionato di custom bikes.
Tornato dalla Russia, Luca ha cercato il suo corregionale Filippo Barbacane per realizzare ciò che aveva in mente e dare delle tecnologie e dei materiali a Filippo che per la prima volta ha potuto (e saputo) sfruttare alla grande.
La special vuole essere il risultato della cura artigianale dell’officina Rossopuro e della capacità di lavorare materiali a livello industriale di Walter Tosto SPA. Non a caso sono presenti materiali quali Cromo Vanadio, Titanio, Ergal e il resistentissimo Incoloy 800h (quello dei reattori) che è stato utilizzato per creare le pinze freno.
La forcella è probabilmente la parte più interessante del lavoro: una Girder totalmente in ergal da cui è scaturito tutto il design della moto. Il suo disegno è quasi aereo-spaziale ma anche un po’ barocco…davvero unico come pezzo.
Il faro di provenienza (pensiamo o Yamaha o MV) ben si abbina alla forcella e la linea della moto è nel complesso filante ed allungata. Al retrotreno campeggia un lungo forcellone anch’esso in ergal con una feritoia che mostra il cardano “nudo e puro”. A ben vedere sembra quasi un forcellone allungato ma non è affatto così. L e geometrie della 1400 Lecchese sono state rispettate e solo grazie alla Lvpvus Alpha ci rendiamo conto di quanto davvero sia lunga la cruiser di Mandello…
Il serbatoio vero è nel codone e quello vicino al manubrio altro non è che un box perfettamente realizzato con progettazione 3D che contiene l’impianto elettrico e parte dei cavi.
Menzione a parte meritano le particolari ruote con cerchi in ergal autocostruiti che hanno una parte centrale in griglia e quella periferica a feritoie, difficile descriverli ma per fortuna ci sono le foto che ci danno una mano…pensavate che almeno i dischi freni fossero aftermarket? Sbagliato! Anche questi sono auto-costruiti dai soci abruzzesi che hanno “tirato fuori” una moto davvero originale.
Come impostazione di guida e stile siamo combattuti. Per certi versi ci conquista, per altri forse è talmente “nuova” da doverci conquistare con calma…insomma certe moto sono semplicemente troppo veloci, anche per piacere subito. Non siete d’accordo?