M2M Moto2 – Fin dall’antichità l’uomo ha sempre sognato di possedere una race replica….mmm…si, forse stiamo esagerando un po’ ma a chi non piacerebbe avere una moto il più possibile simile a quelle che calcano le piste di tutto il mondo e volano veloci tra i cordoli delle piste che vediamo in tv?!
La risposta è abbastanza scontata ma spesso per ovviare a questa “insana” voglia di emulare i campioni si fanno spese folli in pezzi costosissimi oppure si cura soprattutto l’estetica con colori e livree significative. Poi c’è chi combina entrambe le cose ma , come sempre, la resa vera c’è quando c’è passione ed impegno.
Oggi vediamo la risposta a questa voglia tipicamente motociclistica data da due amici veneti innamorati delle moto da corsa. Marco, pilota amatore e proprietario del mezzo che vi mostriamo, Mattia meccanico e titolare dell’officina 2B GARAGE con esperienza internazionale nel mondo delle competizioni a 2 ruote. I due hanno deciso di costruire un vero e proprio prototipo da corsa partendo da una moto arci-nota a tutti: la Honda CBR 600 RR.
Ovviamente sapete che il motore delle Moto 2 (fino all’anno scorso) non era altro che un propulsore CBR 600, quasi per nulla modificato. Dove le case se le sono date di santa ragione è stato proprio nella costruzione dei telai e nelle messe a punto meticolosissime, essenziali per fare la differenza con lo stesso motore sui tracciati del mondiale velocità.
Marco e Mattia, non avendo le risorse di Suter o kalex decidono di rimaneggiare il telaio di serie, li dove questa parte andava migliorata. Il telaio ed il forcellone sono stati, così, rinforzati in tutte le zone sensibili ed è stato irrigidito il canotto di sterzo, punto debole della CBR600. Come configurazione dell’assetto si sono scelte parti aftermarket giuste per girare in tracciato con la manetta quasi sempre spalancata.
Ecco allora comparire una forcella Marzocchi racing con steli da 53mm completamente regolabile con attacchi per pinze radiali ed Mono posteriore WP completamente regolabile, senza contare un bel ammortizzatore di sterzo Bitubo, pronto a smorzare le sbacchettate più dure.
Per frenare cotanta cattiveria racing invece, ci sono ora 2 dischi flottanti a margherita Braking da 320mm con pinze Brembo Monoblocco M50 P4 e una pompa freno Brembo radiale 19×20.
Per chi come noi usa tanto anche il freno dietro, c’è un bel disco da 220mm con pinza Brembo e pompa Nissin. Completano il quadro una trasmissione finale con corona e pignone PBR, entrambi in ergal ed una catena EK con passo 520.
Il motore è stato completamente aperto e messo a tolleranza con pulizia della testa ad ultrasuoni, incremento pressione della pompa benzina, coperchi recupero gas , guarnizione di testa , ecc…tutte modifiche che non hanno compromesso la proverbiale affidabilità del motore nipponico che esprime potenza agli alti e “grida” ancora meglio grazie al sistema di scarico è 4×1 in acciaio con terminale in carbonio Arrow.Un motore certo non esageratamente tirato ma che comunque deve mantenere una certa temperatura per rendere bene; Per raffreddare i bollenti spiriti del quattro cilindri tirato in pista si è montato, quindi, un radiatore di tipo racing costruito su misura dalla Fram Corse.
Se vi dicessimo che tutto questo lavoro è stato fatto su una moto esteticamente uguale al modello di serie rimarreste alquanto delusi. Dalle foto avete visto che il lavoro sull’estetica è stato notevole: Le carene sono state create artigianalmente dall’officina 2B GARAGE prendendo spunto dalle migliori Moto 2 presenti nei campionati mondiali e nazionali; il risultato è una moto che non è una copia di una Kalex e nemmeno di una Suter ma evoca alla perfezione l’idea del concetto Moto 2. Non possiamo non evidenziare che la più bella delle moto nate da questo progetto M2M sia quella grigia che si presenta con un anteriore perfettamente corsaiolo ed un codone che ricorda in parte il posteriore di una Aprilia RSV 4.
Insomma, non serve molto altro per capire che c’è tutto quello che serve per divertirsi e fare anche un figurone tra i cordoli. Non neghiamo che anche noi vorremmo spremere il motore urlante della 600 M2M, una “quasi Moto2” che ci ispira. Sappiamo tutti che adesso le moto della categoria “di mezzo” del mondiale velocità hanno un nuovo tre cilindri Triumph, chissà che Marco e Mattia non abbiano la strana idea di farci una bella racing replica dal sound, stavolta, very british.