Kawasaki S1 Flat Tracker – Le due tempi di medio grossa cilindrata e plurifrazionate sono una cosa che mi colpisce al cuore quindi non sarò assolutamente obiettivo parlandovi di questa stupenda “verdona” hand-made.
Di Kawasaki S2 (per gli amici Mach II) ne sono state importate abbastanza da noi ma sono le sorellone da 500 cc Mach III e le 750 Mach IV che hanno lasciato il segno nei motociclisti anni 70’ di casa nostra.
Erano belve indomabili con una erogazione rabbiosa ed un sound ululante da brividi: dei dragster voluti per soddisfare le esigenze yankee di impannate ed accelerazioni. Le prime (soprattutto) erano però afflitte da difetti che le rendevano poco sicure e divennero presto nominate “bare volanti”, “ammazza mariti” e via dicendo.
La Mach II dal canto suo aveva un motore più trattabile da 30 cv ed essendo nata dopo aveva anche una maggiore stabilità ciclistica, quello che non cambia di tanto è il sound che resta irregolare al minimo e rabbioso in alto. Se poi parliamo dell’esemplare della stupenda “flat” di Aaron Pierson che ha montato degli scarichi senza silenziatore…..la libidine è sicura.
L’appassionato Di Letherbridge (Canada) costruisce turbine per una casa di aerei e la sua famiglia possiede un negozio Kawasaki in cui egli ha conservato il motore della special che vedete fin da quando ha 14 anni…
Al momento giusto Aaron ha comprato un vecchio e brutto telaio da modificare e da li è partita l’operazione brutto anatroccolo che ha fatto nascere questa perfetta flat tracker da strada.
Il motore pur essendo in ottimo stato è stato “rinfrescato” aumentando il rapporto di compressione e il telaio è stato alleggerito di tanti attacchi e modificato per posizionare meglio il fantastico triple.
Se gli scarichi vi sembrano belli non ci chiedete dove si comprano perché Pierson ha comprato un set di coni e gli ha saldati al TIG personalmente. Le gomme sono Carlisle Vintage e la sella appartiene ad una vecchia YZ 250 che dipinta di verde ed accoppiata (molto bene) ad un serbatoio con la livrea classica Kawa nasconde perfettamente la sua origine.
Vi state chiedendo se la forcella è quella originale della S1? No la forcella è una Marzocchi anni 70’ prelevata da una Hercules GS250 mentre le pedane provengono da una dirt bike Husqvarna.
Essendo questa moto una flat track bike gli specchietti non sa nemmeno cosa siano , così come gli indicatori di direzione ed i parafanghi. Il faro anteriore integrato nel porta numero non è una presenza invadente mentre il posteriore sotto il sellino è quasi invisibile e l’aspetto racing senza compromessi è garantito.
Per quello che riguarda i cerchi ed i freni si è scelto di dare una lucidata e riverniciata agli originali ma il risultato è strabiliante, questa moto è una flat track “stradale” dalle proporzioni perfette e l’aspetto vintage ma inedito. Una moto che mancava, insomma. Bravo Aaron!