The 30TH Gear BMW – Si dice che il fenomeno delle cafe racer sia in piena decadenza e c’è del vero in questo. La questione però, non è esattamente così semplice: Le special racer non sono altro che una piccola parte del mondo “custom” che genera miriadi di diverse moto speciali.
L’unicità e la fantasia non è sicuramente il biglietto da visita di molte special su base BMW a due valvole dato che fin troppi si sono fino ad ora cimentati a rendere le “pesanti” moto bavaresi dei gingilli personali e scattanti.
Pochi sono, in realtà, coloro i quali sanno realizzare una bella moto senza limitarsi a “spogliare” una R100 e tra questi c’è sicuramente 86 Gear che dal 2006 fa in Polonia moto speciali su misura per clienti e restaura vecchie glorie di ogni marchio.
Quella che vedete oggi sulle nostre pagine è una ex RT100R del 1982 con 80.000 km all’attivo scovata in Germania. La moto è “dominata” da una fantastica livrea M sport. Questi colori sono più legati al mondo a quattro ruote della casa tedesca, ed evocano miti automobilistici quali la “Batmobile” E9 3.0 CSL oppure la bella ma incompresa M1 a motore centrale.
In verità, la colorazione bianca era un’ idea della moglie del committente ma i ragazzi di 86 Gear hanno pensato bene di aggiungere un tocco di sportività non da poco ovvero le famose stripes dei modelli “cattivi” di Monaco.
Questo paint style steso con cura da Kamil Galka salva sicuramente la R100RT dall’anonimato in un mondo di boxer cafe racer ma c’è sicuramente anche altro che eleva questa creazione sopra la media delle altre BMW ossia la classe e la qualità della fattura con cui questa due ruote è stata assemblata.
Un esempio? Lo spettacolare fanale posteriore: una sottilissima fila di led che avvolge discretamente il compatto e spiovente cupolino (includendo anche le frecce…). Bellissimi il telaio nero satinato e il motore riverniciato che è gustoso da guardare come quello di un modellino di moto ben riuscito. Tutto su questa R100RT rispetta l’adagio “form follows function”, ovvero la forma segua la funzionalità. In chiave funzionale ed essenziale troviamo, per esempio gli ammortizzatori posteriori YSS e una linea di scarico totalmente rivista nel suo sinuoso andamento.
La rinfrescata tecnica non ha dimenticato l’apparato respiratorio e quindi i ragazzi con le mani sporche d’olio hanno modificato i carburatori per far respirare meglio il boxer e guadagnare quei 5 CV in più che non fanno mai male, soprattutto dopo l’intensa dieta di 86 Gear.
Completano il quadro la sempre apprezzabile strumentazione di Motogadget, la perfetta sella ad opera di 4Drive e le “gommone” Firestone deluxe dal battistrada che non amiamo particolarmente.
Un lavoro di un anno e mezzo ha portato il team polacco a costruire una moto davvero iconica che è una gioia per gli occhi e, davvero, evoca una idea di classe e sportività anche se un piccolo parafango anteriore noi lo avremmo preferito.
Alla fine una domanda ci sorge spontanea: anche se forse una cafe racer inizia ad essere qualcosa di fuori moda, quanto vorreste trovare fuori di casa questa BMW che vi aspetta per andare a fare un bel giretto?