Ducati 848 CAN-AM CAFE’: Caffè alla menta

Se gli abbinamenti strani fanno per voi e non storcete il naso vedendo la tinta che ricopre le carene di questa Ducati, apprezzerete anche il resto del lavoro svolto su questa moto che ha fatto la spola tra due nazioni prima di essere ultimata.

848 CAN-AM CAFE –  I più attenti sanno che CAN-AM è un’ abbreviazione della storica gara Canadian-American Challenge Cup che nel nostro caso simboleggia la doppia nazionalità di questa special su base Ducati. L’assemblaggio di questa  leggera 848 è stato effettuato tra il Canada e la California poiché lavoro del suo proprietario non gli permette di fermarsi stabilmente in una delle due nazioni. Mike Salek non è nuovo a realizzazioni di un certo pregio ed oggi stupisce tutti con una Ducati nuda color menta che,  anche da guidare, deve essere alquanto libidinosa.

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L’acquisto di questa 848 del 2008 è avvenuto a Caligary in Canada. La moto già leggera (168 kg) e potente non sembrerebbe richiedere altre modifiche motoristiche ma il passato in pista di Mike ha fatto si che si sia ricercata ancora più potenza dal bicilindrico bolognese, ecco allora montata una fiammante centralina Power Commander, un airbox modificato e uno scarico corto ed aperto di SC project che sicuramente fa un dolce frastuono.

Tolti gli orpelli telaistici necessari a sostenere la carenatura la moto, la Ducati è stata portata nella calda Palmsprings, in California, per ricevere la cura estetica radicale che solo insieme a David Martinez di Martinez Industries è stata possibile. Il customizer ha concretizzato il desiderio di Mike di realizzare un codino, sella e serbatoio rimovibili come pezzi unici, al fine di semplificare lo smontaggio per una eventuale, frequente manutenzione.

Quello che stupisce è la compattezza del codone, diverso da quelli in commercio aftermarket e per questo davvero unico. Il colore poi è una parte davvero importante in questo progetto. Grazie a David Jameson del Little Shop of Kustoms si è optato per un colore Porsche 964 aggiungendo un po’ di grigio ghiaccio e un filo di metalizzato. Può piacere o non piacere ma l’effetto auto anni 50’ è decisamente adatto alle strade di Palm Springs…

Riportata nuovamente in Canada la snella bolognese è stata ultimata con particolari in carbonio, leve CRG e un lavoro certosino per nascondere il più possibile i cablaggi originali.

Se dobbiamo essere sinceri il colore così eclatante ci lascia un po’ perplessi ma la sua estetica ne fa una cafè per certi versi anche più carina della  cattiva Street fighter Ducati: La moto di Salek infatti risulta molto più pulita nelle linee della naked ipersportiva di Borgo Panigale. Perdonateci ma noi continuiamo ad immaginarla di un altro colore, del resto il caffè alla menta non ci piace molto ma si sa, gli americani hanno gusti diversi…

 

 

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.