Ton-Up Honda CB 500 Four – Quando si fa un tributo il rischio di scimmiottare l’icona da omaggiare è molto facile ma i ragazzi di Ton-up hanno fatto un buon lavoro con la mitica CB 500 Four che si può dire (come la più nota 750) fu la prima vera moto moderna non afflitta da problemi elettrici o meccanici tipici delle bicilindriche italiane ed inglesi.
La quattro cilindri nipponica non è stata stravolta ma il lavoro fatto è stato comunque molto, gli scarichi per esempio, sono simili agli originali ma l’impianto è stato ricreato di sana pianta con l’obbiettivo di ricreare quel sound regolare e sibilante ma alzarne decisamente i decibel.
Tutta l’dea della special è legata ad un aggiornamento della ciclistica, infatti all’avantreno troviamo una bella forcella di una R1 del 2002 e al posteriore il lavoro di adattamento ha permesso l’alloggiamento di un mono (+ relativo forcellone) proveniente da una FZR 400 degli anni 90’. La gommatura generosa con pneumatici racing rain fa una una bella scena in abbinamento coi cerchi a raggi ma di sicuro si è persa l’agilità che caratterizzava le sottili gomme anni 70’.
La strumentazione doppia del modello di origine è diventata un singolo strumento tuttofare, il bel tachimetro Chronoclassic che insieme al faro da 7” e ai manubri bassi, regala alla Four un aspetto fresco ad aggiornato.
La parte che ci convince meno è il nuovo codino con i led rossi che fanno da fanale posteriore. Mentre l’aspetto generale da “sportster” è accattivante, il passaggio da quello che era la Four a tutt’altro è quasi stato fatto: la moto appare più lunga e con scarichi forse fin troppo allungati; il codino è ben fatto ma non ci risulta fedele alle origini dell’icona made in Japan.
Stiamo discutendo di gusto, intendiamoci: questa è una bellissima special cafe racer e probabilmente a molti questo aggiornamento piacerà ma riteniamo comunque che sulla parte posteriore si poteva lavorare mantenendo comunque, un family feeling con il modello CB originale più fedele alle origini.
Detto questo ci piacerebbe sentire comunque la voce di questo nuovo omaggio a quella che è considerata una vera e propria pietra miliare della produzione motociclistica mondiale.