Moto Guzzi Nuovo Falcone by Wrenchmonkees – Già; la versione nel film il Vigile urbano è quella militare mentre quella su cui hanno messo mano i danesi di Wrenchmonkees è molto probabilmente una versione civile disponibile, ai tempi, con sovrastrutture bianche e telaio rosso.
Questa moto nasceva nel 1969 come evoluzione delle vecchie monocilindriche orizzontali degli anni 50’. Il cambio non era più separato, c’era una bobina, la batteria ed un bel carter umido.
Il Nuovo Falcone non era un mostro di potenza (soprattutto quando esce dal listino nel 1976…) ma rispetto ai suoi antenati il mono gira più veloce rendendo difficile contare gli scoppi del motore che nelle prime “affetta salami” erano tanto facilmente distinguibili.
Questa moto, come le successive bicilindriche made by Carcano, fu utilizzata da vigili urbani, polizia, carabinieri ecc. In tali vesti la moto è ovviamente appesantita da varie apparecchiature e sovrastrutture di sicuro non molto dinamiche ed accattivanti. La versione civile appare molto più apprezzabile ma ne siamo sicuri: se ne avessimo una la vorremmo come quella “tunizzata” dai Wrenchmonkees.
La trasformazione è tesa al minimalismo ma senza strafare, le linee sono pulitissime e la moto è semplice ma mantiene le proporzioni del suo telaio originale. Il mitico mono orizzontale è ben visibile in tutta la sua lecchese veracità e le belle ruote di serie sono state ricostruite e calzano ora gomme Firestone Deluxe nuove di zecca.
Il cuore pulsante made in Mandello, dato in pasto agli specialisti danesi, è cresciuto ed ora monta un kit “big bore” da 600 cc che probabilmente fa sembrare ancora più piccoli i due freni a tamburo originali.
La sella è un pregiato pezzo aftermarket mentre il serbatoio proviene da una vecchia Suzuki GS che insieme agli specchietti in posizione super-ribassata e ad un contachilometri dalla grafica sobira da un look unico a questa elegante Guzzi d’altri tempi.