Midual Type 1 – Quando guardate la Type 1 una cosa salta subito all’occhio: il motore ha qualcosa che non torna. In verità siamo di fronte ad un architettura motoristica totalmente inusuale al giorno d’oggi ovvero un propulsore con due cilindri contrapposti montato longitudinalmente rispetto all’asse della moto.
Il boxer longitudinale appare la prima volta nel 1905 sul motore da bicicletta Fee. La prima vera e propria moto con un flat 2 di questo tipo è la britannica Douglas del 1907 e da lì in avanti svariati costruttori hanno adoperato la medesima architettura: ABC, Brough, Matchless, Indian ed addirittura Harley Davidson (solo per citarne qualcuna tra le più note).
Perché dunque dagli anni 20’- 30’ fino al 1999 è stato quasi impossibile vedere un boxer longitudinale? La risposta è una parola sola di tre lettere: BMW
Il bicilindrico bavarese ideato da Max Fritz nel 1923 era montato per la prima volta trasversalmente nel telaio della moto e ciò permetteva ai cilindri di raffreddarsi alla stessa maniera mentre nei boxer longitudinali il cilindro posteriore poteva surriscaldarsi poiché meno esposto all’aria, diminuendo il rendimento globale del propulsore.
Il motore BMW ha semplicemente fatto invecchiare di colpo gli altri boxer dell’epoca rendendoli un’architettura tecnicamente obsoleta.
Al giorno d’oggi però, il problema del surriscaldamento di un cilindro nei motori raffreddati a liquido è trascurabile per cui è stato possibile riproporre un boxer come quelli degli anni 10’-20’ senza problemi di innalzamenti eccessivi delle temperature di esercizio.
Olivier Midy è la mente che ha realizzato questo “miracolo di Lazzaro”, ma non senza difficoltà. Tecnicamente un boxer attuale di circa 1000 cc sviluppa una lunghezza notevole e per garantire un interasse non mastodontico si è deciso di inclinare il motore di 25° risolvendo nel contempo un altro problema tecnico. Negli anni 20’ i cambi erano separati e venivano montati sopra o sotto la parte termica, Midy per la sua moto ha seguito la seconda strada, facilitato dall’inclinazione del motore, più alto nella parte posteriore.
La storia della Midual è lunga e difficile, solo nel 2010 la casa francese riesce ad industrializzare il prodotto che ad oggi resta una moto costruita su commissione con particolare cura e gran dovizia di particolari.
Oltre al motore, tutta la moto è assolutamente inedita e si presenta compatta ma con masse piuttosto basse, trasmette un’idea di forza e robustezza ma allo stesso tempo preziosità nelle finiture (guardate, per esempio, gli strumenti affogati nel serbatoio…). Il faro dalla forma ad occhio non somiglia a nessun altro sul mercato e anche gli scarichi (forse migliorabili nelle forme) trasmettono la stessa idea di unicità che è il minimo comun denominatore del progetto di Olivier.
Cosa ne pensate di questa originalissima moto francese? Secondo noi è assolutamente speciale e siamo convinti che, a prescindere dai gusti estetici, moto come questa sono quelle che fanno la storia (che rinnovandosi si ripete).