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GSX Felicetta – Si comprano e si elaborano, ci si viaggia e delle volte le si rompe ma la spinta che ci porta a possedere le nostre moto è semplicemente il desiderio della felicità.
Per Questo la GSX 750 che vedete nelle foto si chiama Felicetta, una moto che, ad andarci a spasso, mette di buon umore. Poi si sa, la felicità è quella cosa che non basta mai e ne vorresti avere sempre più, allora il proprietario della suzukona in questione, ha pensato di tirare fuori ancora più gioia dalla sua moto facendone una bella special con le sovrastrutture verniciate in un elegante verde inglese.
Non siamo di fronte ad uno stravolgimento però: ci si è voluti avvicinare allo stile delle mitiche 750 degli anni 70’ mantenendo un certo confort. Si è optato per la sella biposto con un discreto vano portaoggetti sottostante per piccoli oggetti e documenti ed è possibile montare due belle borse laterali, utilissime in occasione di lunghi viaggi. Non manca un sissy bar che rappresenta un solido appiglio in più per le trasferte a lungo raggio.
in uno spazio ricavato nei fianchetti si trova ora una comoda presa 12V che servirà per collegare un buon navi satellitare. Insomma, Felicetta è una moto dall’aspetto di una agile naked ma con velleità decisamente turistiche.
La strumentazione adesso è molto più minimal ed accattivante così come il fanale, più piccolo e montato in posizione arretrata in mezzo agli steli forcella. Quest’ultima è ora di due cm più lunga per garantire una migliore maneggevolezza nella guida.
Modifiche, come dicevamo, non radicali ma il lavoro di fino non è mancato, infatti il telaio è stato accorciato di circa 10 cm, chiuso con una curva, studiando l’attacco per il nuovo parafango posteriore più corto che insieme allo scarico più leggero alimenta quella sensazione di brio e freschezza trasmessa da Felicetta.
