Flying Sikh – Qui si parla di un ibrido perfetto. Non è l’ibridazione tanto in voga tra motore a combustione termica ed elettrica ma un sempllice incrocio tra due moto. In passato, nella vecchia Inghilterra, si realizzavano moto temibili usando telai di una marca e motori di un’altra come per esempio le Norvin (telaio Norton e motore Vincent) oppure le famose Triton (telaio Norton e motore Triumph) ecc..
Oggi vi presentiamo una moto arancione e grigia nata dall’ accoppiata di una moderna KTM Duke ed una Yamaha RD 350 di fine anni 70’.
Giustamente, in questa storia, la parte del telaio arancione lo fa il traliccio made in Mattighofen mentre il cuore canterino è impersonato dal brillante e bel bicilindrico a due tempi made in Iwata che a nostro avviso ha ancora molto da dire.
Deve averlo pensato subito il suo realizzatore indiano Aseem Singh Pawar, giovane studente di design, che come primo scoglio ha avuto quello di convincere i suoi genitori ad aiutarlo in questa piccola follia.
Un amante dei due tempi come lui (ex possessore di una piccola Yamaha RX135) non poteva vedere di buon occhio le blande motorizzazioni 4t delle KTM di “fascia bassa”. Ecco allora il risultato del trapianto: il bel bicilindrico della RD (quella ancora raffreddata ad aria) e il telaio arancione bello in evidenza.
La linea delle carene è tutta frutto dell’inventiva del ragazzo e dobbiamo dire che è davvero un ottimo lavoro. La moto appare aggressiva ed unica allo stesso tempo. L’aspetto è da moderna cafe racer con un accoppiata argento arancione molto accattivante. Interessante il cupolino le carenature sottostanti e tutta la parte di serbatoio e codino, il quale finisce corto per lasciar spuntare fuori il telaio che è afferrabile come una comoda maniglia in fase di parcheggio.
Per assemblare la moto ci sono voluti più di sei mesi, durante il quale molte parti sono state importate dagli stati uniti dove importante è stato l’apporto dello specialista dei 2 tempi Mr. Avtar Singh Mann.
Dal nuovo continente sono arrivate le bellissima espansioni Jim Lomass SS, i filtri K&N , clip on fresati, teste DG, carburatori VM da 32, la frizione idraulica, pistoni speciali rivestiti al silicone ed altre parti per completare un motore davvero rinato ed ora super grintoso.
Il 24 Luglio di quest’anno Aseem ha messo per la prima volta in moto il suo bolide che con i primi vagiti lo ha commosso. C’è voluto un po’ per una perfetta messa a punto ma ora questa Ktm-Yamaha va come un violino: sotto i 7.000 giri/min è docile e poi superata questa soglia sputa fuoco e fiamme e “spicca il volo”. Da qui il nome Flying Sikh che celebra Milkha Singh, grande corridore indiano e mito per generazioni di suoi connazionali.
Great job Aseem!