Alpinestars 55th Ducati 750 Sport: per creare una moto speciale ci voleva un customizer speciale; chi meglio di Woolie Woolaway di Deus Ex Machina California poteva sfornare una moto così speciale e dinamica ma al tempo stesso storicamente iconica?
Lo specialista californiano che ha corso nel mondiale 250 e in varie altre categorie della velocità ha ben in mente come coniugare la classe della meccanica di un vecchio “Taglioni” al dinamismo sportivo delle moto recenti
Il cuore di questa elegante belva rossa è un motore da gara da una Ducati 750 del ’74 ritrovato ancora intonso in una cassa, Woolie non poteva sprecarlo e grazie all’amico e tecnico Jeff Cole lo hanno inserito in un traliccio moderno ideato e completamente realizzato dallo stesso Jeff.
Questo telaio è stato scelto per la resistenza, la rigidità e la leggerezza, le sovrastrutture seguono una via minimalista ma assolutamente artigianale: Il serbatoio, la sella e il codone sono tutte unità su misura, sapientemente modellate dallo stesso Woolie per regalare una posizione in sella sportiva ma allo stesso tempo vintage
Ci sono anche altri baluardi della vecchia scuola che ritroviamo su questa moto. Il freno posteriore è azionato da un comando a pollice, come le unità Brembo sulle Honda di Mick Doohan a metà degli anni ’90, e la sella è stata disegnata per richiamare alla memoria Nicky Hayden quando correva per la casa di Borgo Panigale ormai qualche ano fa’.
A parte la bella unità propulsiva d’epoca, con l’atmosfera atmosfera vintage che evoca, niente su questa moto è davvero datato: Le sospensioni sono un recentissimo set Öhlins, i freni sono Brembo e ci sono, in bella vista, delle bellissime ruote Marchesini.
Per quello che riguarda l’impianto di scarico, invece, abbiamo un Akrapovič che è stato costruito per in stile MotoGP, a Michelin ha fornito le slick che pensiamo l’amministratore delegato Alpinestars Gabriele Mazzarolo abbia stressato per bene durante le prova in pista di questa bellissima belva rossa.
Una moto di indiscutibile gusto ma si sa, i gusti sono personali; una cosa è certa: non aspetteremo altri 55 anni prima che Woolie sforni un’altra bella moto come questa.